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provercelli contestazione

VERCELLI- 10-09-2017 – Una Pro Vercelli senza ne capo, né coda, in evidente confusione esistenziale, viene travolta in casa dalla Cremonese. Bianchi mai in partita, subito sotto dopo 8’ quando una deviazione di Jiday, su tiro di Pesce, con azione partita da un evidente errore a centrocampo della Pro, porta in vantaggio gli ospiti. Pro Vercelli senza gioco, idee e nerbo che ci prova in due occasioni senza però mai risultare pericolosa. L’incerto portiere Nobile ci mette una pezza su Mukulu Tembe, ma poi al 38’ Brighenti, solo nell’area piccola trova il 2-0, che potrebbe diventare 3-0 con una rete di Mukulu Tembe, su grave incertezza di Nobile, ma l’arbitro annulla. Nella ripresa le sostituzioni operate da Grassadonia non sortiscono effetti. La Pro rumina calcio e subisce il terzo gol autore di uno splendido gol in rovesciata applaudito da tutto il pubblico anche di parte vercellese: l’assist è di Almici (72’). Solo all’85’ l’arbitro Pilliterri assegna un rigore alla Pro per fallo di Canini su Firenze : lo stesso centrocampista insacca. Nel finale però il quarto gol di Mukulu Tembe con la difesa della Pro, lo scorso anno orgoglio della squadra, in totale disarmo che nella ripresa ha avuto solo una grande occasione con Raievic, sullo 0-2, bloccato al momento del tiro da un difensore ospite. Neppure in cambi dei fischiatissimi Altobelli e Polidori per far spazio a Vajushi e Rovini, hanno sortito effetti. La panchina di Grassadonia è a forte rischio: il mister ha litigato con Rolando Bianchi (che si è svincolato) non ha dato un gioco alla squadra, né la grinta giusta. In più le partenze di giocatori importanti (Bani, Provedel, Eguelfi, Emmanuello, Bianchi) che non appaiono adeguatamente sostituti, hanno portato la Pro al peggior inizio di torneo degli ultimi anni: zero punti, un solo gol su rigore all’attivo, sette subiti, di cui sei in casa, eliminazione dalla Coppa Italia con una squadra di C. A fine gara giocatori della Pro sotto la curva e contestati dagli ultras. Chi potrebbe pagare però è l’allenatore Grassadonia, a lungo contestato dalla tribuna, ed invitato a dimettersi. (M.R.)

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