NOVARA -19-09-2017- Una stagione decisamente negativa,

quella di quest'anno, per la produzione di miele a Novara e Vco. Secondo Coldiretti, infatti, a causa della siccità prima, e del maltempo, la produzione 2017 fa registrare i minimi storici. La media delle diminuzioni di produzione, rispetto allo scorso anno, è in media del 70% con percentuali ancora più alte per qualità quali acacia, millefiori e melate. A subire i danni maggiori sono stati gli apicoltori di pianura, mentre per quelli di montagna si segnalano numeri incoraggianti per quanto riguarda il miele di castagno e quello di rododendro. "Non si tratta di quantitativi sufficienti a salvare una stagione davvero critica”, ha commentato Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Vco. Nonostante i prezzi buoni, la scarsità del prodotto porta al rischio di vedere sul mercato miele straniero a basso costo e di bassa qualità. I repentini cambiamenti climatici, inoltre stanno mettendo a rischio la sopravvivenza delle api “Un danno, quindi, non solo agli apicoltori, ma anche all’ambiente. "Chiediamo, dunque, alla Regione - ha sottolineato Baudo - di prevedere misure idonee e contributi per sopperire alle perdite reddituali degli imprenditori fortemente danneggiati. Inoltre, invitiamo i consumatori a prestare attenzione all’etichetta, visto che l’indicazione d’origine è obbligatoria per il miele, al fine di non incorrere in frodi. Il consiglio è quello, quindi, di acquistare il miele italiano, privilegiando la vendita diretta e la rete dei mercati di Campagna Amica”. Nel Novarese sono presenti oltre 200 imprese, con più di 25 mila alveari; nel Verbano Cusio Ossola le imprese sono circa 100 imprese, con circa 7 mila alveari. (N.C)