AGRATE CONTURBIA-7-10-2016– Un vero santuario degli animali dove i cinghiali giocano con i cani, stanno insieme con i porcellini d’ india, le capre, le mucche, le pecore. Tutti animali (oltre 80 di cui 20 cani) con un loro nome ed una loro identità. E molto spesso una storia irta di sofferenze alle spalle. E’ il rifugio Miletta che ha per finalità la protezione e la promozione dei diritti degli animali e la diffusione presso l’opinione pubblica di un modello di convivenza fondato sull’empatia e sul riconoscimento degli animali come soggetti di diritti: il diritto alla vita, alla libertà ed alla non sofferenza. Lo gestisce con passione ed amore Alessandra Motta che ha reso la sua cascina e la sua tenuta un vero piccolo eden domestico:”. Mi aiuta il mio compagno Giorgio Muratori e dieci volontari che si alternano da noi. Abbiamo una serie di progetti in corso come “Vivere di Naso”, un progetto per cani non vedenti. La nostra associazione si propone di intervenire contro l’abbandono e l’incuria, soccorrendo ed affidando gli animali randagi, abbandonati o maltrattati presso persone che diano garanzie di buona convivenza, prendersi cura in particolare di animali portatori di handicap (ciechi, paralitici, con menomazioni agli arti, affetti da malattie degenerative, ecc).” Tutti gli animali sono uguali al villaggio. “Chi verrà a trovarci, scoprirà che Ada, vitella nata per diventare bistecca , è in grado di comunicare le sue emozioni, di giocare come un qualsiasi cucciolo di cane, di apprezzare e ricercare le coccole, come Matilde, una scrofa di tre anni. Si potrà capire che un maiale soffre e gioisce allo stesso modo di un cane. Matilde ha imparato come un qualsiasi cane a sedersi e sdraiarsi per ottenere ciò che ama di più, i biscotti ai frutti di bosco. Matilde ha stretto un’amicizia particolare con Alice e Anita, due caprette rimaste orfane, con Olivia, una delle cagne del rifugio e con Pasch Vacan, uno stallone arabo di 23 anni. Da tempo poi ci eravamo opposti chiedendo alle autorità competenti di poter sostituire la marca auricolari con l'utilizzo del microchip, così come già avviene per i cani. Ringraziamo il Dr. Franco Tinelli, responsabile dei Servizi Veterinari dell'Asl di Novara, per aver ascoltato le nostre ragioni e per essersi fatto portavoce presso le istituzioni di un progetto sperimentale che riguarderà la Regione Piemonte” Nella fattoria ci sono casi particolari. Come Dogo e Antares cani aggressivi ora in fase di adattamento o Ada, una mucca, scampata alla macellazione a Suzzara od un piccolo maialino vietnamita che vive con in tutore alla gamba dopo un incidente. “Abbiamo anche 13 gatti, come Noè che è cieco.” Proprio agli animali ciechi il rifugio Miletta sta dedicando un progetto particolare: “Vivere di naso toccando la vita” è un progetto nato dall’incontro con alcuni cani non vedenti. La finalità del progetto è quella di far conoscere alle persone la straordinaria ricchezza emotiva di questi cani e di promuoverne, naturalmente, l’adozione. Candy è stata la prima ad arrivare al Rifugio dalla Sicilia, nel settembre del 2011. I suoi occhi non esistono più , perché a due mesi qualcuno le ha sparato con un fucile da caccia. Candy fa tutto quello che un cane vedente può fare: gioca, corre, litiga ed ama correre nei boschi seguendo la bicicletta. Candy, però, in tutto quello che fa, ci mette il suo profondo amore per la vita. Una vita di suoni, odori e contatti. I cani non vedenti sono capaci di un ascolto più profondo. La relazione che nasce con loro è caratterizzata da una particolare corrispondenza emotiva. Questi cani sono degli straordinari comunicatori e ti contagiano con la loro gioiosa voglia di vivere . Attualmente il Rifugio ospita, oltre a Candy, anche Nieves, Lulù, Lilli, Luna, un’altra Lulu’ e Mindi, ipo-vedente.” Per informazioni: www.rifugiomiletta.org. “Servirebbero volontari ed anche un supporto economico per sfamare e curare questi animali.”