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TORINO- 24-11-2023 --Dalla realizzazione di percorsi ciclabili alla creazione di aree pedonali, “strade scolastiche” e strade a velocità ridotta quindi con particolare attenzione a bambini, anziani e persone diversamente abili; dalla messa a dimora di nuovi alberi a interventi di de-pavimentazione passando anche per una diversa concezione di strade e piazze dei quartieri come luoghi di interazione sociale e di ritrovo, restituendo lo spazio urbano alla vita pubblica.
Queste le finalità del bando, per la realizzazione di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile ed attiva, che riaprirà a breve con una ulteriore dotazione finanziaria di 5 milioni di euro di fondi ministeriali. Una misura che, alla luce di questi nuovi fondi, poggia su una dotazione finanziaria complessiva di quasi 8 milioni e mezzo (alla prima apertura il bando, chiuso alla fine di giugno, vedeva una dotazione di 3 milioni e 300mila euro).
Beneficiarie le amministrazioni comunali (76) che stanno attuando le misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti come previsto dal Piano Regionale della Qualità dell’Aria.

 

Gli obiettivi specifici sono molteplici: ridurre il valore degli inquinanti con particolare riferimento alle aree urbane, preservare la qualità dell’aria nelle zone in cui i livelli degli inquinanti sono stabilmente al di sotto dei valori limite, incentivare una mobilità alternativa all’auto nelle aree urbane, consolidare l’utilizzo della bicicletta all’interno dell’ambito urbano, migliorare la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini creando effetti positivi sulla salute e il benessere delle comunità, incrementare i servizi ecosistemici (ovvero quei benefici multipli forniti dagli ecosistemi all’uomo) negli ambiti urbani per concorrere al miglioramento della qualità dell’aria.
Due le tipologie di interventi ammessi: la realizzazione di percorsi ciclabili, zone 30 e aree pedonali; e programmi di riforestazione urbana e realizzazione di interventi di de-pavimentazione. Il contributo massimo per ogni comune è di 300mila euro.
 

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