22-1-2024 -- Giovedì 18 gennaio 2024 la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge 1297 che era già stato approvato dal Senato qualche mese prima.
La nuova legge contro gli eco-vandali, in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, porta il titolo ‘Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici’ e modifica gli articoli 518-duodecies, 635 e 639 del codice penale, dopo che vi era già stato un recente intervento legislativo con la Legge 22 del 2022.
In pratica, ora la legge prevede che chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o, ove previsto, non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 20.000 a euro 60.000.
Inoltre, chi deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui, ovvero destina i beni culturali ad un uso pregiudizievole per la loro conservazione o integrità ovvero ad un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 40.000.
Sono stati modificati anche gli articoli 635 e 639 del codice penale.
Il terzo comma dell’art. 635 cp ora prevede che chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa fino a 10.000 euro.
Il nuovo art. 639 cp punisce gli eco-vandali che imbrattano o danneggiano teche e quadri o altri beni nei musei, prevedendo la reclusione da uno a sei mesi o la multa da 300 a 1.000 euro.
Carlo Crapanzano


