NOVARA - 28-01-2024 -- Si è svolta davanti al Municipio, nel tardo pomeriggio di venerdì 26 gennaio, la manifestazione organizzata da Amnesty International per la salvezza di Ahmadreza Djalali, il medico ex- docente dell'Università di Novara, innocente condannato a morte in Iran con un'accusa assurda, oggi a rischio impiccagione per rappresaglia. Ad esprimere solidarietà ed impegno per Ahmadreza, come in precedenza, il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli, il Dott. Luca Ragazzoni, docente dell'Università di Novara e amico di Ahmad; il Responsabile Coordinamento Medio-Oriente di Amnesty Italia con un intervento sulla situazione in Iran. Presenti anche il Consigliere Regionale Domenico Rossi e numerose associazioni novaresi.
Come ha ricordato il sindaco Alessandro Canelli, Djalali è rinchiuso in carcere da quasi 8 anni e le sue condizioni di salute non sono per niente buone. "Ma la città di Novara tiene viva la fiammella di speranza per Ahmadreza Djalali, ricercatore del Crimedin e cittadino onorario di Novara. Comune e Regione Piemonte prepareranno un documento da condividere nei rispettivi consigli e che verrà poi inviato al Ministero degli Esteri".
Ahmadreza é un ricercatore iraniano in Medicina dei Disastri, che ha collaborato con diverse università tra cui l'UPO. Viveva con la sua famiglia in Svezia, fino al 2016, quando é stato arrestato in Iran e condannato a morte per il reato di "corruzione sulla terra", dopo un processo profondamente iniquo. La lunga detenzione ha peggiorato notevolmente la sua salute, tanto da aver perso 24 kg durante la prigionia. Le ultime notizie risalgono a dicembre del 2023, quando le autorità iraniane pubblicano il video della sua " confessione" forzata.
Foto pagina Fb Amnesty International Novara


