NOVARA -18-03-2024 -- Nella serata di sabato 16 marzo, un equipaggio della Squadra Volante della Questura è intervenuto su indicazione della Centrale Operativa a Casalgiate, in quanto una donna ha segnalato su linea telefonica di emergenza che il proprio figlio, già tratto in arresto per le stesse condotte due mesi fa, ubriaco, poneva atteggiamenti violenti e minacciosi nei suoi confronti.
Gli agenti, giunti immediatamente sul posto, trovavano la donna, settantacinquenne e con difficoltà deambulatorie, in evidente stato di agitazione chiusa all’interno della casa. Il figlio, classe 1969, scarcerato lo stesso giorno dalla casa circondariale di Biella appariva in palese stato di alterazione dovuta all’eccessivo consumo di sostanze alcoliche. Il cortile interno della casa e l’attigua attività commerciale di famiglia erano completamente ricoperti di materiale e diverse sedie riverse. La donna quindi, in lacrime per gli insulti ricevuti in quanto ritenuta la causa del precedente arresto, riferiva di essere stanca delle continue liti con il figlio, che hanno portato, nel giro degli ultimi mesi a numerosi interventi delle forze dell’ordine. Per questi motivi si trasportava in Questura l’uomo, che veniva tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e associato presso la casa circondariale di Novara.


