
NOVARA - 21-03-2024 -- Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato, martedì 19 marzo, la proposta di deliberazione che aggiorna il costo per la costruzione della Città della Salute e della Scienza di Novara.
Promossa dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, la proposta di deliberazione porta il costo totale dell’intervento da 419.134.00 a 530.022.807,48 Euro. Rimangono inalterati il contributo pubblico per la quota spettante allo Stato (189.519.300 Euro) e per la quota spettante alla Regione (9.974.700 Euro), mentre aumenta la quota del privato.
«Conosciamo l’iter particolarmente complesso di quest’opera – ha affermato l’assessore Icardi –, già rifinanziata dalla Regione con 99 milioni di euro dopo il blocco del 2019, quando la gara andò deserta. L’ulteriore incremento dei costi di costruzione e il rincaro dei prezzi delle materie prime hanno indotto la Direzione dell’Azienda ospedaliera di Novara a sospendere anche la seconda gara e rivedere progetto e piano finanziario dell’opera, che è una priorità assoluta per il novarese e per l’intero Piemonte. Ringrazio il Consiglio Regionale per questa approvazione, che tutti ci auguriamo possa finalmente consentire di portare a buon fine l’esito della gara di appalto».
Soddisfazione anche dai vertici dell’Università del Piemonte Orientale. «Questo aggiornamento dei parametri economico-finanziari – ha sottolineato il rettore, professor Gian Carlo Avanzi – può finalmente sbloccare una situazione di stallo che dura da quasi cinque anni e sono molto lieto che la politica piemontese abbia trovato un terreno comune di discussione positiva su questa opera chiave. Non è difficile comprendere quanto l’intera comunità accademica UPO sia interessata al prosieguo positivo delle vicende legate al nuovo polo scientifico-sanitario di Novara. Una volta operativo esso costituirà un punto di riferimento formativo, per le nostre studentesse e i nostri studenti, e un fiore all’occhiello per lo sviluppo dell’ambito clinico che già oggi, grazie all’Azienda Ospedaliero-Universitaria e ai suoi medici, rappresenta uno snodo sanitario importante per tutto il Nord-ovest.»


