NOVARA - 09-10-2024 -- «La vicenda portata agli onori della cronaca dall’inchiesta della Guardia di finanza – afferma il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Novara – è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto preoccupante. Un fatto grave, che una persona, in assenza di titolo di studio, prescrivesse delle vere e proprie diete, indicando il regime alimentare da seguire. E altrettanto grave il fatto che questa persona collaborasse con una farmacia pur non avendo alcun titolo».
Purtroppo molti individui finiscono spesso per seguire indicazioni da parte di personaggi che non sono medici, forse perché viene fatto credere loro che si possano compiere miracoli e perdere peso con prodotti non certificati.
«Nel caso in questione – aggiunge D’Andrea – se davvero poi gli organi competenti confermeranno quanto emerso dalle indagini siamo anche oltre il fenomeno dell’abusivo che spesso si riscontra in ambito medico, dove chi non è titolato svolge attività tipicamente medica: la persona in questione non aveva una laurea riconosciuta. Se anche chi non è un medico specialista può suggerire consigli per un’alimentazione corretta, tuttavia la prescrizione di una dieta ipocalorica si identifica come un reale atto terapeutico conseguente ad una attenta valutazione del paziente tramite un’anamnesi, una visita medica con esame obiettivo e poi si arriva a una diagnosi. Solo successivamente si prescriverà la terapia, in questo caso dietetica. Risulta ovvio e non contestabile che quelli sopra riportati siano atti medici e che, se si vuole seguire queste indicazioni, solo il medico, meglio se specialista in Scienza dell’Alimentazione, possa prescrivere una dieta».