1

Scalp Cooler Lilt2

NOVARA - 04-12-2024 --Cerimonia di Donazione da parte di LILT – Lega italiana per la lotta contro i tumori – Associazione provinciale di Novara ODV, di un’apparecchiatura per la riduzione della perdita dei capelli dei pazienti in chemioterapia “Paxman Scalp Cooler” alla Struttura di Oncologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di Novara.


La presidente di Lilt Novara, dottoressa Giuseppina Gambaro, e la professoressa Alessandra Gennari, Direttore della Struttura di Oncologia dell’AOU e consigliere Lilt Novara, con gli altri membri del Consiglio direttivo dell’associazione, hanno coordinato l’evento e illustrato l’importanza dell’apparecchiatura nel percorso delle pazienti.
La professoressa Alessandra Gennari nel presentare l’organizzazione del DH Oncologico ha introdotto la coordinatrice professionale sanitaria Antonella Passalacqua che gestisce e informa le pazienti sulla tematica della perdita dei capelli in corso di chemioterapia offrendo loro il sostegno necessario.


Hanno inoltre portato la loro testimonianza Michela Aufieri e Luisa Grimaldi, pazienti che hanno utilizzato il primo sistema di refrigerazione già donato alla Struttura di Oncologia da Lilt Novara con il contributo di Fondazione Comunità Novarese, ente filantropico, e Comoli Ferrari con altri donatori.


All’evento hanno partecipato la maggior parte dei donatori rappresentanti enti, aziende e singoli benefattori che hanno contribuito alla raccolta fondi per l’acquisto dell’apparecchiatura avviata nel 2023: Fondazione Comunità Novarese ente filantropico, Igor Gorgonzola, Rotary Club Val Ticino, Amazon Italia, Gucci, Sambonet, Versace, Bonvini, Usolar, Papillon Galliate, Agenzia Allianz Novara D+, Fondazione Coccato, Elia Antonio, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Scuola di Nordic Walking Novara, Liberamente Donna e i partecipanti alla Women Lilt Run che si è svolta nell’ambito dell’Ottobre Rosa 2023.

La donazione del “Paxman Scalp Cooler” rappresenta un altro importante obiettivo raggiunto da Lilt Novara che non sarebbe stato possibile senza il contributo e la collaborazione dei donatori e dei volontari.

Si tratta del secondo sistema di refrigerazione del cuoio capelluto che viene donato alla Struttura di Oncologia dell’ospedale novarese dopo il primo consegnato nel 2019 e che ha avuto un impatto estremamente positivo per i pazienti oncologici che lo hanno utilizzato.


Uno degli effetti più comuni e avvilenti provocati dalla chemioterapia è infatti la caduta dei capelli, che comporta per il malato una serie di gravi ripercussioni sul piano psico-sociale. A oggi, non esistono trattamenti farmacologici che consentano di prevenire con certezza tale conseguenza.


Tra i metodi fisici che hanno dimostrato di garantire migliori risultati, uno dei più efficaci è rappresentato dall'utilizzo della cuffia ipotermica (o scalp cooler) che, abbassando la temperatura del cuoio capelluto a 4°, provoca una vasocostrizione che riduce il flusso di sangue ai follicoli proprio durante il picco di concentrazione del farmaco chemioterapico e quindi ne limita l'assorbimento. Il vantaggio è legato al fatto che la temperatura rimane costante e ben distribuita sul cuoio capelluto ed inoltre è molto ben tollerata dai pazienti, con rari casi di interruzione del trattamento.


Numerosi studi clinici hanno comprovato l’efficacia del sistema nel prevenire, fino ad oltre il 70%, la caduta dei capelli indotta dall’infusione di farmaci chemioterapici. Per i pazienti questo significa la possibilità di conservare una parvenza di no

rmalità e di vita privata, incoraggiando un atteggiamento positivo verso il trattamento.
La seconda apparecchiatura donata alla Struttura di Oncologia è dotata di due postazioni che possono essere impiegate in contemporanea: ai pazienti viene fatta indossare una cuffia di silicone morbido che abbassa la temperatura del cuoio capelluto ed è collegata ad un impianto frigorifero compatto e costantemente monitorato. Il suo funzionamento è basato su un sistema automatizzato che richiede il minimo intervento infermieristico agevolando pertanto l’attività del personale.


L’utilizzo del casco migliora sensibilmente la qualità di vita dei pazienti sottoposti a chemioterapia e può consentire di conservare una massima quantità di capelli o addirittura l’intera capigliatura.

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.