OVEST TICINO - 29-03-2025 -- Il Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa ed il Comitato Territoriale Malpensa (Lonate Pozzolo), hanno commentato, attraverso una nota diffusa, il risultato della Commissione Aeroportuale, la cui riunione si è tenuta alcuni giorni fa.
Questo il testo:
"L’emblematico risultato della Commissione Aeroportuale del 17 marzo, una realtà espressa di una votazione di15 a favore e tre astenuti, evidenzia e annuncia l’impraticabilità di condividere rotte di decolli, genericamente, a minor impatto acustico.
La votazione, innanzitutto.
Il DM 31.10.1997 “Metodologia del rumore aeroportuale” all’ Art.6 rileva come "nella caratterizzazione acustica aeroportuale, le Commissioni definiscono le zone all’unanimità, caso contrario è necessario convocare una conferenza dei servizi presso la Regione o il Ministero dei Trasporti ed infrastrutture ai sensi dell’art.14 della Legge 241/90.
Un riscontro che, inconcepibilmente viene contradetto dal contenuto dell’ ATTO COSTITUTIVO DELLA COMMISSIONE AEROPORTUALE ex D.M. 31.10.1997 di Malpensa, condiviso in data 23 - 12-2023: in caso di “sperimentazione” è stata “prevista la votazione a maggioranza dei componenti, al fine di non annullare la procedura di voto, è necessario che venga garantita la partecipazione di tutti i componenti, anche ricorrendo all’istituto della delega o alla partecipazione da remoto”.
Per quale incognita ragione è stato predisposto e sottoscritto tale “accordo” ?
Avvenuto dopo la votazione della prima “zonizzazione acustica di Malpensa”, dopo 25 anni dall’istituzione di tale Commissione? Come preludio di sei mesi inutili di “sperimentazione”?
Un pacchetto di rotte di decollo che, fatto salvo le rotte verso l’Ovest decollando dalla pista 35 Sinistra – con riduzione dei cittadini e kmq impattati da valori superiori a 60 LVA, anche un accresciuto indice di Lday-Lnight della Classificazione Acustica Comunale, non potrà che procurare aggravanti ricadute acustiche LVA sui decolli dalla pista 35 Destra e sui decolli - nella quasi totalità notturni – dalle piste 17 Sinistra e 35 Destra.
Nello scenario di un progressivo incremento dei movimenti e decolli, voli, dai 202 mila/anno del 2023, ai 214mila/anno del 2024, ai probabili 230/240 mila/anno del 2025, verso il plafond dei 315 mila movimenti/anno, gli abitanti di Arsago, Casorate Sempione, Lonate Pozzolo, Nosate e Turbigo non avranno alcun beneficio. Anzi. Decolli a pieno carico diurni, ma soprattutto notturni, di velivoli freighter di 300/400/500 tonnellate, con l’aggravante dei decolli da punti di pista intermedi, riproducono esplosioni sonore inestimabili. Tra impatto acustico medio rilevato dalle centraline a quello, invece, diretto, percepito dei cittadini. Sorvoli a bassa quota: situazioni angoscianti. Che si accumulano e che genereranno un frastuono costante e continuato.
Come è ben noto le rotte di decollo non sono binari, ma sono concepite in una rotta nominale/virtuale e almeno tre sotto-tracce laterali, per una dispersione laterale che potrebbe essere di un miglio nautico per lato. Fino a milleseicento metri laterali.
Le eventuali virate a bassa quota, da asse pista verso rotte 036 e 069, appiattiscono il gradiente di salita, scarozzano il percorso, generano extrarumore. La speranza di Nosate, con una virata minima, virtuale, ad Ovest dalla pista 17 Destra, ignora la tecnica aeronautica e auspica voli monorotaia (M654 Fly by o Fly over?).
Le argomentazioni tecniche aeronautiche/acustiche relative sono evidenze note agli esperti, ma, probabilmente, non altrettanto per i rappresentanti del CUV. Gli astenuti della Commissione del 17 marzo, purtroppo, hanno posto interrogativi che non potranno avere risposte adeguate. Il divario tra la percezione del singolo cittadino e le proiezioni in LVA derivate dalla singola centralina costituisce un gap “cognitivo”, comunque, insormontabile.
Votare a maggioranza cosa significa? Impedire ai rappresentanti dei Comuni citati di tutelare e salvaguardare efficacemente i cittadini?"