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arona veduta media

ARONA- 27-01-2017- Arona: mai così in pochi. Il calo demografico nel 2016 è stato secco (-38 abitanti), con un saldo naturale negativo (88 nati e ben 182 deceduti, molte più donne che uomini, 107 contro 75), compensato solo in parte da un saldo migratorio positivo (più 56 con 653 nuovi arrivi e 597 partenze), numeri che portano ad una popolazione residente a 14.114 unità (6579 uomini e 7335 donne), di cui 1477 cittadini stranieri (lo stesso numero del 2015), con 6827 nuclei famigliari totali. Per il prof. Gian Carlo Blangiardo, docente di demografia all'Università di Milano ed aronese di nascita, il crollo è evidente: “Arona paga l' altissima presenza di anziani. I residenti oltre i 65 anni sono quasi il 30% della popolazione (4030), mentre i giovani da 0 a 18 anni sono il 14,06% (1984). Di questo passo la situazione andrà peggiorando e la popolazione aronese potrebbe a lungo andare andare verso l'estinzione. Manca una politica di inclusione per le giovani coppie. Cosìsi perdono anche uffici e servizi se la città perde abitanti”. Per Blangiardo i numeri sono impietosi: “Arona, che negli anni '80 superava le 16.000 unità è oramai avviata ad un lento declino. Nel 2010 gli abitanti erano 14547 poi via via il numero si è sempre più ridotto fino a toccare il punto più basso nel 2016. ì Alto il numero di deceduti nel corso degli ultimi sette anni: 150 nel 2010, 167 nel 2011, 190 nel 2012, 195 nel 2013, 172 nel 2014, 180 nel 2015 e 182 nel 2016 per un totale di 1236 decessi con un saldo naturale sempre negativo, mentre il saldo migratorio da due anni è in positivo, ma non basta ad arginare la decrescita che allontana Arona sempre più da Borgomanero. La classe di età più numerosa è quella del 1964 (245) e del 1970 (243). A testimonianza della longevità della popolazione la presenza di quattro pluri centenarie (donne del 1913, 1914 e 1915). Dei neonati 2016 su 87 quasi il 20% è extracomunitario (20 bimbi). Il sindaco leghista Alberto Gusmeroli non è preoccupato: “Dati in linea con la riconversione da città industriale a città turistica - culturale e commerciale. I prezzi della case dei paesi limitrofi sono crollati a differenza di Arona dove sono ancora stabili, per cui le giovani coppie vanno ad abitare nei paesi vicini e poi frequentano la città. I giovani quando consolidano la loro posizione economica dopo i 40 anni vengono ad Arona. Per questo non ha senso ragionare per città, ma per territori più vasti” .

Maurizio Robberto

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